RESOCONTO

Si è tenuto il giorno 18/01/2007 presso il Ministero della Solidarietà Sociale il Comitato per i Minori Stranieri

alla presenza del Presidente (G. Silveri), il rappresentante del Ministero degli Esteri Dott.ssa Lo Monaco, il rappresentante del Ministero Giustizia Dott. Fusaro, il rappresentante del Ministero Interno Dott.ssa Longarzia, i rappresentanti dell’ANCI Dott.ssa Tuccinardi e Dott. Pacini, il rappresentante dell'UPI Dott. Taticchi, ACNUR (assente), il Sottosegretario De Luca Cristina, Fondazione "Aiutiamoli a Vivere" Dott. Pacifici, per discutere il seguente o.d.g.

  • Aggiornamento situazione minori accolti dalla Repubblica di Belarus
  • Problematiche relative agli ingressi dei minori accolti Ucraini
  • Minori non accompagnati rumeni
  • Varie ed eventuali

Relaziona il Presidente Silveri G.:

  • Apposito fondo per l'inclusione sociale (Legge finanziaria) (azione sostegno Enti Locali)
  • Nota del Ministero Giustizia per i Tribunali Minori dove si ribadisce la necessità di non definire per i bambini bielorussi lo stato di minore abbandonato.
  • Informa di aver ricevuto una nota del Governo Bielorusso dove si propone una rotazione generale sia per i bambini da famiglia che da istituto e dove si chiede per evitare la permanenza in Italia dei bambini bielorussi una responsabilità totale del Governo Italiano.
  • Per i minori non accompagnati propone la modifica dell'attuale testo di legge.

De Luca:

  • Il ruolo del Comitato Stranieri prezioso come modello di raccordo
  • Modifica Bossi-Fini (ruolo del Comitato rivisto)

1° filone di intervento proposto:

  • Cose da fare
  • Linee guida (accordo Belarus)
  • Sviluppo dell'accoglienza

2° filone di intervento proposto:

  • Rapporto con gli Enti Locali (minori non accompagnati)
  • Iniziativa materiale (al centro i minori)
  • Rappresentatività del movimento Associativo e del Volontariato.

Al termine della discussione si ribadisce la necessità di informare tutte le Associazioni che per il momento rimane bloccata l'autorizzazione ai progetti e che si potrà prevedere un ripristino dell'accoglienza soltanto dopo apposito accordo bilaterale tra le parti. Per quanto riguarda la documentazione da fornire, rimangono in essere i termini attualmente previsti in modo da non peggiorare la situazione di carattere amministrativo-procedurale al momento di un possibile sblocco.

Autore: Dott. Pacifici Fabrizio