da 1986-2006: Green Cross per Chernobyl, e oltre .....

........Come per la maggior parte dei paesi che sono stati contaminati seriamente, la Bielorussia ha sperimentato una diminuzione del 9% della popolazione (ovvero 442.000) e allo stesso modo le aspettative di vita sono diminuite di 8-13 anni per gli uomini e di 5-8 anni per le donne.

E' chiaro che le conseguenze di Chernobyl rimangono ancora tangibili e pericolose ancora oggi. Vent'anni dopo la catastrofe fra le 150 e 200.000 persone continuano a vivere nei territori classificati come "aree con alti livelli di contaminazione", mentre altre centinaia di migliaia vivono in regioni con seri gradi d'inquinamento radioattivo.

Queste popolazioni vivono e mangiano in quelle zone nonostante che il 70% dei loro cibi contengano livelli d'inquinamento radioattivo che superano i quantitativi accettabili.

In Bielorussia l'80% della popolazione ha livelli di radiazione corporea che superano i limiti critici.

Tuttavia non soffrono sono quelli che hanno vissuto direttamente la tragedia di Chernobyl.

I bambini nati dopo il 1986 sono ugualmente vittime delle conseguenze della catastrofe. Nell'ambito di questa popolazione sono evidenti malattie croniche del tratto superiore respiratorio (asma), allergie, cancro della ghiandola tiroidea ed endocrina, disturbi del sistema digestivo.

Secondo gli esami medici condotti da Green Cross Bielorussia su bambini appartenenti ai campi terapeutici, il 77% ha dei disturbi cronici, per il 60% sono stati diagnosticati sviluppi fisici disarmonici, il 21% mostrava disturbi agli occhi, il 27% mostrava disfunzioni al sistema vegetativo, per il 20% sono stati diagnosticati disturbi neurologici, per il 15% disturbi gastroenterologici e per il 9% disfunzioni tiroidee. Di questi bambini solo il 2,5% sono stati diagnosticati come sani.

Inoltre, per la maggior parte di coloro che hanno abbandonato le aree altamente contaminate, è stato particolarmente difficile adattarsi a nuove situazioni e continuano a confrontarsi con seri problemi economici e sociali. Le popolazioni colpite continuano a soffrire non solo fisicamente, ma anche a causa di situazioni economiche e sociali. Le conseguenze di Chernobyl devono essere quindi misurate a livello globale (olisticamente) considerando le conseguenze ambientali e come pure i fattori di salute e socioeconomici. I cambiamenti istituzionali in Bielorussia, Russia ed Ucraina contribuiscono ugualmente ad accentuare i problemi posti da questo tipo di sofferenze.

Senza aiuto specifico, per le popolazioni che soffrono la qualità della vita e il futuro continuano a deteriorarsi. E' cruciale che i residenti partecipino nei movimenti impegnati a trasformare la loro vita; attraverso coinvolgimenti e collaborazione in programmi di lavoro per lo sviluppo, focalizzati sulle loro comunità. Collettivamente la gente deve partecipare nel migliorare la loro condizione socio-economica adottando il criterio di non sentirsi vittime ma partner del loro proprio sviluppo. Un tale coinvolgimento collaborativi aiuterebbe significativamente a perpetuare una nuova cultura per la fiducia nel futuro.

Nello stesso tempo, l'aiuto umanitario rimane indubitabilmente vitale per milioni di residenti che adesso vivono ogni giorno nelle aree contaminate. Disgraziatamente, senza la capacità di aiutare loro stessi, queste popolazioni continueranno a soffrire profondamente, dovendo o fare riferimento all'aiuto esterno o continuare a confrontarsi con l'imminente pericolo.

Una nuova cultura della sicurezza e della prevenzione di future catastrofi, e la creazione di una qualità sostenibile di vita domani è necessaria, allo stesso modo un aiuto umanitario è cruciale oggi. Ogni approccio per aiutare le popolazioni colpite deve così essere complesso ed integrativo combinando tutte le prospettive e le problematiche che si presentano sulle implicazioni di lavoro di quei territori abbandonati........

da http://www.greencrossitalia.it/ita/progetti/social/socmed/testo_chernobyl.htm